Perché il SENO fa MALE PRIMA DEL CICLO?

Scritto il 03/11/2020 Aggiornato il 21/02/2023  argomenti correlati: Disturbi femminili, OrmoniIntegratori per le donne

Perché il seno fa male prima del ciclo? é normale avere il seno gonfio e dolorante 15 giorni prima del ciclo? Fitte come spilli o dolore al seno 10 o 7 giorni prima del ciclo. Cosa significa quando il seno fa male? Seno dolente e duro al tatto. Dolore al seno pre ciclo. Seno indolenzito ovulazione.

seno gonfio e dolorante 15 giorni prima del ciclo
seno gonfio e dolorante 15 giorni prima del ciclo

Dolore al seno quanti giorni prima del ciclo?

Solitamente, si può avere il seno gonfio e dolorante anche 15 giorni prima del ciclo. Per me era una costante avere dolore al seno 10 giorni prima del ciclo, più o meno dal momento dell’ovulazione fino alla mestruazione infatti per anni ho creduto fosse una cosa insita nel ciclo e l’ho ignorata.

Seno gonfio e dolorante 15 giorni prima del ciclo

Avere il seno gonfio e dolorante prima del ciclo è comune a molte donne, io stessa ne ho sofferto per anni ma NON è normale. Il seno dolorante è un campanello d’allarme che il tuo equilibrio ormonale è in tilt.

Uno dei motivi per cui il seno fa male prima del ciclo potrebbe essere dato da un eccesso di prolattina, un ormone. Nella donna un eccesso di prolattina può gonfiare il seno e renderlo sensibile, fastidioso persino camminare o vestirsi.

Un eccesso di prolattina può causare anche irregolarità mestruali, inibisce l’ovulazione con conseguente progesterone basso se non assente del tutto, può dunque provocare infertilità o difficoltà nel concepimento. Di seguito come ho risolto con cibo ed integratori.

Da sapere

La dopamina è il principale fattore che inibisce la secrezione di prolattina, legandosi ai recettori D2 dei lattotrofi. Se vuoi modulare il tuo livello di prolattina aumentando la dopamina (suo antagonista) valuta un’integrazione di vitamine del gruppo B in particolar modo la vitamina B6, meglio se in forma attiva ovvero più assimilabile e biodisponibile.

Integratori per dolore al seno

Ho equilibrato il mio asse ormonale con il supporto di integratori naturali: ho assunto vitamine, minerali e cibi che favoriscono il rilascio di dopamina (antagonista della prolattina) favorendo i cibi proteici dal 14esimo giorno fino alla mestruazione e nutrienti specifici come le vitamine del gruppo B (soprattutto la B6) e vitamina E. [FONTE attendibile]

Seno gonfio e dolorante 15 giorni prima del ciclo: quali le vitamine più efficaci?

Un integratore di Vitamina B6, assunto in sinergia con minerali come magnesio e zinco, può ridurre il dolore al seno premestruale. Anche l’olio di enotera può anche aiutare a ridurre i fastidi premestruali, mal di seno incluso. In uno studio, dosi giornaliere di 1200 UI di vitamina E, da sola o in combinazione con olio di enotera, assunto per 6 mesi, ha diminuito la gravità della mastalgia ciclica. [FONTE attendibile]

Non mi sembra vero ma solo apportando questi semplici accorgimenti, in 3 mesi la situazione si è risolta, dopo tanti anni di fastidio e dolore pre-ciclo costante ora non ho più il seno dolente prima del ciclo. Nel mio caso si parla di dolori al seno prima del ciclo che poi spariscono. Il seno che fa male poco dopo l’ovulazione è un disturbo ciclico, non continuo, che termina all’arrivo della mestruazione giorno più, giorno meno.

Come aumentare i livelli di dopamina?

Un altro modo per aumentare i nostri livelli di dopamina, è quello di essere certi di assumere abbastanza aminoacidi essenziali in particolare i suoi precursori ovvero fenilalanina e tirosina.

Una carenza di Tirosina non favorisce la formazione di dopamina che va in deficit. La dopamina carente NON modula la prolattina che domina e crea la problematica del seno dolente. Altri sintomi di carenza di tirosina sono: nebbia mentale, confusione, ipotiroidismo, depressione o umore nero, aumento dell’appetito. Se ti rivedi nel quadro (io per esempio avevo il TSH alto – ipotiroidismo subclicnico), valuta un’integrazione di tirosina.

A cosa fa bene la tirosina?
È il precursore di importanti neurotrasmettitori: dopamina, adrenalina e noradrenalina. Solitamente viene prescritta nella cura della depressione, dei disturbi del sonno, dei deficit dell’attenzione e per una tiroide ipoattiva, come tonico.

Dolore al seno quando preoccuparsi?

Se il tuo dolore al seno è continuo e dura mesi e mesi senza mai smettere, probabilmente hai una iperprolattinemia che può essere causata da un farmaco, da un integratore, un alimento consumato troppo spesso, stress, eccesso di esercizio fisico (non pensare al peggio, i tumori al seno sono per lo più silenti). Ad ogni modo, rivolgiti ad un endocrinologo che ti prescriverà degli esami del sangue specifici oppure una risonanza magnetica con mezzo di contrasto per escludere anomalie all’ipofisi.

Mal di seno pre-ciclo cosa fare?

Qui di seguito, le buone pratiche che ho seguito per eliminare il mal di seno pre ciclo oltre l’uso dell’integratore per 3 mesi (in alcuni casi, l’integratore agisce più lentamente dipende da quanto è squilibrato il tuo asse ormonale, se sei sovrappeso e se ti nutri con alimenti che favoriscono l’eccesso di estrogeni.)

  • Evitare il superallenamento: troppa palestra, troppi pesi, troppo esercizi fisici o un lavoro fisicamente pesante. In caso sostituiscili o alternali con una camminata, esercizi di yoga o pilates.
  • Riequilibrare l’asse ormonale: l’eccesso di estrogeni nel corpo, dovuti anche a terapie ormonali non ben calibrate, possono aumentare la prolattina. Vedi articolo su equilibrio estrogeno- progesterone.
  • Evitare lo stress psico-fisico prolungato. Se è questo il tuo caso, se sei sotto-stress valuta un’integratore di ASHWAGANDHA chiamata anche Withania Somnifera, un adattogeno che aiuta a modulare gli ormoni dello stress come il cortisolo. Lo puoi assumere anche sotto forma di caramelle: lo trovi su Amazon (leggi le recensioni sotto al prodotto per capire se può fare al caso tuo).

MAL DI SENO E CIBI DA EVITARE

Alimenti o integratori come il trifoglio rosso, il fieno greco o il finocchio possono aumentare i livelli di prolattina. Quindi se li stai prendendo e hai mal di seno, prova a sospenderli. Importante anche evitare picchi insulinici. Mangiare troppo dolci, pasta, birra e orzo (caffè incluso) possono alterare l’equilibrio ormonale, se presi in eccesso e nel lungo periodo. Meglio evitarli almeno finché non passa il disturbo.

MAL DI SENO E ALIMENTAZIONE

Gli alimenti che abbassano i livelli di prolattina, evitando la comparsa del mal di seno, sono generalmente ricchi di zinco come i crostacei, manzo, tacchino e fagioli

Personalmente, ho usato degli integratori i primi tempi mentre correggevo la mia alimentazione e lo stile di vita verso il benessere ormonale.

Siccome il cambio di dieta che porta ad un riequilibrio dell’asse ormonale in modo naturale, ha bisogno dei suoi tempi (minimo 3-6 mesi), nel mentre che mangiavo alcuni cibi e ne escludevo altri, per rimpinguare eventuali carenze, ho integrato anche con zinco e vitamina B6 e ho provato l‘acido alfa lipoico: un potente antiossidante che mantiene i livelli normali di glucosio nel sangue. Questo evita i picchi insulinici in modo da non avere attacchi di fame 2 ore dopo aver mangiato e, nel mio caso, favorisce l’energia. Lo assumevo, e lo assumo ancora perché, su di me, è miracoloso. Io prendo una compressa poco prima di colazione o pranzo.

La vitamina B6 si trova in cibi come patate, banane, salmone selvatico, pollo e spinaci ma se sei carente potrebbe essere utile integrare da sola o in sinergia con altre sostanze come quelle elencate in questa pagina.

Tra l’altro pare che le donne con alti livelli di vitamina B6 abbiano anche un rischio di cancro al seno inferiore rispetto a quelle con bassi livelli di questo nutriente. In attesa di altri studi che confermino tali ricerche, personalmente mi assicuro di favorire questa importante vitamina nella mia alimentazione, soprattutto dalla peri-menopausa in poi. [Fonte attendibile]

Bene, al momento concludo qui. Se vuoi leggere altri articoli a tema vai qui: donne e ormoni.

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