Ipocloridria rimedi naturali per favorire la digestione. Scopri le cause di digestione lenta e come intervenire alla radice del problema. integratori per Ipocloridria.
Ipocloridria rimedi naturali
Per contrastare l’ipocloridria con rimedi naturali è utile includere nella dieta alimenti e integratori che stimolano la produzione di acido gastrico come la Betaina HCL con Pepsina, lo Zinco-L-Carnosina e integratori che favoriscono la digestione come gli enzimi digestivi e le vitamine del gruppo B.

Ipocloridria significato
L’ipocloridria è una condizione caratterizzata da una bassa produzione di acido cloridrico nello stomaco, essenziale per una corretta digestione. Questa carenza può portare a sintomi come indigestione, gonfiore e malassorbimento dei nutrienti.
La Betaina HCL con Pepsina è particolarmente efficace nel sostenere la capacità digestiva dello stomaco. Considerando che carenze di zinco e vitamine del gruppo B sono spesso riscontrate in chi soffre di ipocloridria, è meglio integrarle anch’esse perché la loro carenze può contribuire a una bassa acidità gastrica.
Attenzione: Non assumere Betaina HCL e Pepsina se hai la mucosa gastrica lesa (ulcere) o fortemente infiammata (gastrite), poiché potrebbero aggravare i sintomi. In questi casi, è consigliabile prima guarire la mucosa gastrica con un cliclo di inibitoti di pompa protonica (li prescrive il medico). Nel frattempo, un supplemento di vitamine del gruppo B e zinco possono migliorare la digestione senza fastidi.
Carenza di acido cloridrico rimedi
Betaina HCL con Pepsina: favorisce l’acido cloridrico
Se soffri di indigestione, gonfiore e dolore allo stomaco, o ti è stata diagnosticata una carenza di acido cloridrico, un integrazione di Betaina HCL con Pepsina può aiutarti a:
- Combattere la mancanza di acido nello stomaco: la Betaina HCL fornisce acido cloridrico, essenziale per digerire le proteine e assorbire i nutrienti.
- Alleviare i disturbi digestivi: l’acido cloridrico facilita la digestione, riducendo sensazioni di pesantezza, gonfiore e dolore.
- Evitare il bruciore di stomaco: l’acido cloridrico aiuta a chiudere lo sfintere esofageo inferiore, prevenendo il reflusso acido e il Cardias Beante.
- Migliorare l’assorbimento dei nutrienti: livelli adeguati di acido cloridrico sono indispensabili per scomporre le proteine e altri nutrienti, facilitandone l’assorbimento.
Nota: Se, assumendo Betaina HCL, avverti formicolio, bruciore o altri sintomi fastidiosi, puoi neutralizzare l’acido con un cucchiaino di bicarbonato di sodio sciolto in acqua.
Chi dovrebbe valutare l’assunzione di Betaina HCL e Pepsina?
Coloro che necessitano di stimolare la digestione, alleviare il senso di pesantezza post-prandiale o che assumono inibitori di pompa protonica e antiacidi in modo costante, poiché questi farmaci possono causare ipocloridria e conseguente malassorbimento di nutrienti essenziali.
🔹 Betaina HCL + Pepsina come rimedio naturale per l’ipocloridria.
✔ Supporta la produzione di succhi gastrici e quindi favorisce la digestione
⚠️ Non usare su stomaco infiammato o con ulcera! In caso di fastidio tamponare con una bevanda a base di bicarbonato di sodio.
✔ Valuta integratore di Betaina e Pepsina per risolvere il reflusso esofageo, pesantezza e indigestione da carenza di succhi gastrici.
Gli inibitori di pompa protonica causano ipocloridria?
Sì, gli inibitori di pompa protonica, comunemente noti come gastroprotettori, possono causare ipocloridria poiché riducono la secrezione acida dello stomaco. Dovrebbero essere utilizzati principalmente in caso di ulcera gastrica, ma il loro uso è spesso eccessivo e prolungato o prescritto per altre problematiche. Anche l’uso costante di antiacidi può peggiorare il problema.
Come deve essere il pH dello stomaco?
Un pH gastrico a digiuno inferiore a 3,0 è considerato normale, mentre valori superiori indicano ipocloridria. La vera acloridria si manifesta con un pH superiore a 7, caratterizzato da una produzione molto limitata di acido, anche quando stimolata.
Come diagnosticare l’ipocloridria?
Per diagnosticare l’ipocloridria, è possibile sottoporsi a esami come il monitoraggio del pH gastrico e il dosaggio nel sangue di pepsinogeno e gastrina. È consigliabile anche verificare i livelli di zinco e vitamina B12 ed escludere la mutazione MTHFR, che può influenzare la digestione.
Ipocloridria: cause e soluzioni
Ipocloridria cause
- Carenze nutrizionali (zinco, B12, vitamine del gruppo B)
- Uso prolungato di IPP e antiacidi
- Infezioni da Helicobacter pylori
- Stress cronico
- Mutazione genetica MTHFR
Lo stomaco utilizza lo zinco per produrre acido cloridrico. Le persone che non assumono abbastanza zinco nella loro dieta, o che non lo assimilano bene, possono avere bassi livelli di acido nello stomaco. L’assorbimento dello zinco è maggiore negli alimenti di origine animale; pertanto, chi segue diete vegetariane o vegane potrebbe essere più a rischio di carenza.
Segnali di carenza di zinco
Se soffri di disturbi digestivi come colite ulcerosa, morbo di Crohn, sindrome da malassorbimento, stanchezza e spossatezza, acne, secchezza e desquamazione della pelle. Unghie fragili e capelli sottili… potresti avere una carenza di Zinco.
Integratori per ipocloridria
Zinco-L-Carnosina: protegge e nutre la mucosa gastrica
L’integrazione di Zinco in abbinamento alla L-Carnosina è ideale per chi ha ipocloridria e mucosa gastrica sensibile e quindi non può assumere Betaina e Pepsina:

✔ Protegge la mucosa dello stomaco
✔ Aiuta la guarigione della parete gastrica
✔ Migliora la funzione digestiva
✔ Contrasta le carenze di zinco, frequenti in chi ha digestione lenta
Se hai pelle grassa o acne, potrebbe essere un segnale di carenza di zinco. Lo Zinco-L-Carnosina è la forma consigliata in caso di problemi digestivi.

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Enzimi digestivi: un supporto alla digestione
Per favorire la digestione, si possono considerare integratori di enzimi digestivi vegetali, da assumere ai pasti o poco prima. Gli enzimi digestivi aiutano a scomporre il cibo nello stomaco, migliorando la digestione e riducendo gas e pressione sullo sfintere esofageo inferiore.

🔹 Enzimi Digestivi come rimedio per ipocloridria
✔ Favoriscono la digestione
✔ Riducono gas e gonfiore allo stomaco
✔ Riducono la sensazione di pesantezza post-prandiale
Da assumere prima o durante i pasti, questi enzimi aiutano a scomporre meglio gli alimenti, riducendo la pressione sul cardias e prevenendo il reflusso.
- Vedi integratore di enzimi digestivi vegetali (buon rapporto prezzo/quantità).
- MetaDigest Total – riduce il gonfiore e sostiene la digestione in modo naturale e veloce. Più recensioni positive.
Chi dovrebbe assumere integratori per l’Ipocloridria?
- Chi soffre di digestione lenta, gonfiore e stanchezza dopo i pasti,
- Chi assume inibitori di pompa protonica (IPP) o antiacidi a lungo termine,
- Chi ha carenza di vitamina B12, zinco o pepsina,
- Chi ha una mutazione MTHFR, che rende difficile la digestione e assimilazione dei nutrienti.
Ipocloridria rimedi naturali conclusione:
Da sapere
Una digestione lenta e laboriosa non è solo un fastidio con cui convivere e tamponare con farmaci sintomatici come i vari procinetici e antiacidi (alginati ecc…) ma va curata alla radice, altrimenti, negli anni, causa l’indebolimento dello sfintere esofageo inferiore, quello che è successo a me perché, ai tempi, nessun gastroenterologo, e dico nessuno, mi disse quello che ora riporto qui.
Per me è tardi: il cardias (la valvola che tiene chiuso lo stomaco quando è pieno) è diventato beante e il “lavoro sullo stomaco” per riportarlo in salute è più lungo e complicato ma spero che tu sia ancora in tempo per fare una bella inversione di marcia e non crearti danni permanenti allo stomaco.
🛒 Integratori per Ipocloridria
- 🔹 Betaina e Pepsina – Supporta la produzione di succhi gastrici
- 🔹 Zinco e Carnosina – Protegge la mucosa gastrica
- 🔹 Enzimi digestivi – Favoriscono l’assimilazione e riducono gonfiore
Ricorda di consultare il tuo medico prima di assumere qualsiasi integratore alimentare.
Articolo tratto da fonti attendibili:
- A Review of Zinc-L-Carnosine and Its Positive Effects on Oral Mucositis, Taste Disorders, and Gastrointestinal Disorders.
- Interventi nutrizionali per reflusso gastroesofageo, sindrome dell’intestino irritabile e ipocloridria: un caso clinico (testo in inglese)
- Il tè verde inibisce la crescita dell’Helicobacter in vivo e in vitro (studio clinico in inglese).
- [FONTE pubmed – capitolo: Protocollo di base per l’utilizzo della betaina HCl.